[San Bonifacio (VR), 20 marzo 2020]
In questo periodo storico contraddistinto dal Covid-19, che rimarrà sicuramente negli annali storici, per le imprese è diventato importante dare un servizio aggiuntivo alle persone in quarantena.

Mentre scrivo, la maggior parte degli Italiani sono a casa in una clausura forzata: migliaia di persone che andavano nei ristoranti, in palestra, nei negozi di abbigliamento e nei bar, non ci possono più andare.
Questo sta portando gli esercenti a dover interagire diversamente per essere sempre nel focus dei propri clienti e dei prossimi futuri acquirenti.

IL RUOLO DEI SOCIAL durante il lock-down

Per fare questo i Social possono essere più che un importante aiuto: stanno diventando assolutamente lo strumento ideale per continuare a essere presenti nella memoria collettiva.

Ma è anche importante capire che non è il momento giusto per lanciare nuove campagne di vendita, soprattutto se i prodotti e i servizi non sono attualmente essenziali, come lo sono invece i supermercati o i trasporti.

E se in qualche modo un’azienda o un professionista può dare una mano per risolvere problemi oppure facilitare la vita, questo è il momento giusto per farlo.

ESEMPI DI INTERAZIONE durante il periodo di chiusura a causa del Covid-19

Ecco allora alcuni esempi per fare interagire chi è momentaneamente chiuso per le disposizioni governative e chi è casa:

  • se si è proprietario di una palestra, perché non creare dei video ogni giorno in cui si danno degli allenamenti da svolgere in casa? Oppure fare dei lezioni live?
  • Se si è un ristoratore, perché non postare ogni giorno la foto oppure la ricetta dei piatti preparati, che un domani potranno essere degustati nel locale?
  • Se si è un impresario edile, perché non fare dei video su come fare delle semplici manutenzioni in casa?
  • Se si è un parrucchiere, perché non dare informazioni utili su come sistemare i capelli o quali prodotti prendere per non rovinare i capelli?
RISOLVERE I PROBLEMI ai Clienti, anche se non vi è interazione fisica

E’ necessario quindi, in questo periodo, dare valore incondizionato ai CLIENTI, offrendo servizi o prodotti aggiuntivi che propongano una soluzione ai loro problemi.

In questo modo si riesce anche ad aggiungere un secondo obiettivo: facendo “compagnia” alle persone che sono in quarantena, che nell’ozio della giornata scrollano le notizie su Facebook o Instagram, c’è una buona possibilità che, una volta finita la clausura forzata, le persone possano ricordarsi di chi le ha fatte sentire meno sole.

coronavirus_equindi